La serata del 4 dicembre ad Antropia ha aperto un varco prezioso: abbiamo cominciato a immaginare cosa significhi pensare a un’Intelligenza Artificiale di quartiere come bene comune, non come servizio da utilizzare in solitudine, ma come processo condiviso e come nuovo abitante con cui intrecciare relazioni.
Dal confronto è emersa con forza la distanza tra un’IA progettata dall’alto, modellata da logiche commerciali e pensata per utenti-consumatori, e un’IA costruita dal basso, nutrita dalle storie, dalle emozioni e dalle tensioni reali di chi vive i territori. Si è affacciata l’immagine potente dell’IA come “bambino non umano adottato dalla comunità”, un’entità da crescere e accompagnare, capace di rivelare quanto una tecnologia possa diventare uno specchio delle nostre responsabilità, delle nostre fragilità e del nostro modo di prenderci cura gli uni degli altri.
Allo stesso tempo è emersa una consapevolezza complessa: parlare di “comunità” non è mai neutro. Nei quartieri convivono la comunità della cura e la comunità del rancore, e un progetto come questo deve saper dialogare con entrambe senza semplificazioni. Per molti, un’AI di quartiere non dovrebbe essere un chatbot privato, confinato in un telefono, ma una presenza fisica: un chiosco, un muro interattivo, uno spazio dove incontrarsi, vedere ciò che l’IA sta imparando, leggere le emozioni e i racconti che attraversano il territorio. Un luogo che renda visibile l’intelligenza collettiva, anziché isolarla.
Più volte è riemersa un’idea che sembra orientare tutto il percorso: la sfida non è ottenere risposte sempre più accurate, ma imparare a porre domande più profonde. L’IA, se usata così, diventa un alleato critico, capace di affinare il nostro modo di osservare il quartiere e di interpretare i suoi conflitti, non un oracolo da cui aspettarsi soluzioni pronte.
Questo spazio su Lemmy nasce per continuare il movimento avviato durante la serata: per raccogliere intuizioni, interrogativi, visioni e immaginare insieme quali forme potrebbe assumere un’AI costruita dal basso, radicata davvero nella vita quotidiana dei luoghi.
Utiliziamo questa Chat per darci altri appuntamenti per continuare a parlarne insieme
Chiudiamo con una domanda che può guidare anche la discussione qui:
Quali sono le prossime sfide che dovremmo affrontare?
Siete tuttə invitatə a partecipare: ogni contributo è un pezzo della conversazione che stiamo costruendo.
Qua trovate le slide e i video che abbiamo condiviso durante la serata:
Julia: https://youtu.be/wJ6tNEBbJsk
IAQOS: https://www.artisopensource.net/iaqos-intelligenza-artificiale-di-quartiere-open-source/
le nostre slide: https://drive.google.com/file/d/1V_bpf9GtNtGbk_St8Srr4cIFYbz_1tWm/view?usp=sharing

